Un recente rapporto di una banca legata al mondo agricolo americano dimostra come negli ultimi anni anche in USA i miglioramenti produttivi siano soprattutto legati agli aspetti qualitativi piuttosto che a quelli quantitativi.
Questo rapporto che potrete leggere interamente selezionando il link alla fine di questo articolo indica che:
· La composizione del latte era rimasta stabile per decenni, ma nel 2011 la composizione del latte in termini di grasso e proteine ha iniziato a crescere. Mentre nel 2023 la produzione di latte è cresciuta del 16,2%, quella delle proteine è aumentata del 22,9% e quella del grasso del 28,9% rispetto al 2010.
· La tendenza alla produzione è raddoppiata, dato che la produzione di latte statunitense in volume è diminuita per 14 mesi consecutivi fino ad agosto 2024. Allo stesso tempo la produzione di componenti del latte è cresciuta in 12 di questi 14 mesi.
· In definitiva, la crescita dei componenti è importante tanto quanto la crescita del volume dei liquidi, dato che oltre l'80% della produzione di latte statunitense è destinato ai prodotti lattiero-caseari e meno del 20% al consumo come bevanda.
· Il formaggio è un esempio emblematico di un prodotto che ha beneficiato della crescita delle rese del latte. Nel 2010, 100 libbre (45kg) di latte provenienti da un'azienda lattiero-casearia americana tipica produceva un po' più di 10 libbre (4,5 kg) di formaggio. Nel 2023, l'aumento del contenuto di grassi e proteine ha aumentato la resa casearia di quasi l'11% (+ 0,5 kg).
· Il rapporto sulla produzione di latte dell'USDA è una fonte insostituibile per quanto riguarda la produzione alla stalla in termini di volume. Ma poiché la composizione cresce a un ritmo diverso rispetto al volume, il rapporto, nella sua forma attuale, fornisce un quadro nel migliore dei casi incompleto e, nel peggiore dei casi, fuorviante. Un rapporto migliorato dovrebbe tenere conto anche dei componenti del latte, in particolare di grasso e proteine.
Per leggere il rapporto originale completo
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