top of page

Gli USA si arrendono all’Europa ?


Il servizio di marketing dell’USDA (Agricoltural Marketing Service USDA) ha suggerito alle cooperative e ai produttori di latte americani che, se vorranno esportare nei paesi EU, dovranno adeguarsi alla normativa europea e quindi avere un conteggio cellulare del latte inferiore a 400.000 cellule/ml, seguendo le stesse procedure di conteggio che applichiamo in Europa (più prelievi al mese e media geometrica trimestrale).


Questa è una fatto di enorme importanza per gli USA. In questo paese ricordiamo che il limite legale per le cellule nel latte è 750.000 cellule/ml (600.000 in California) e le aziende esportatrici venivano controllate non all’origine (in allevamento), come avviene da noi, ma a livello di cisterna in sede di latteria, dove ovviamente si poteva diluire il latte con cellule alte con quelli a cellule basse. L’adozione delle indicazioni (praticamente vincolanti dell’USDA) pone fine a questa procedura di “diluizione”.

La rivoluzione copernicana che sta maturando prende origine da una serie di battaglie messa in atto da diverse organizzazioni compreso il NMC e dall’aver finalmente compreso che la qualità non è opzionale e che le scuse finora addotte (stagione, umidità, prezzo del latte) non sono sufficienti per giustificare il mantenimento di limiti molto più alti che in Europa. Sicuramente aiuta il fatto che la media nazionale di cellule è in continuo decremento, essendo pari a 282.000 cellule/ml nel 2003, 249.000 nel 2006 e 247.000 nel 2008.

Non ci rimane che attendere, ma quando anche gli USA avranno i nostri limiti, potremo finalmente dire che l’Europa ha convinto tutti che i limiti imposti da noi sono quelli più razionali.

0 visualizzazioni

Post correlati

Comments


bottom of page