Il tema del costo della produzione di latte è sempre di attualità. I prezzi del latte a livello mondiale da tempo sono molto volatili, ovvero cambiamo frequentemente e gli allevatori europei che erano parzialmente protetti da questo fenomeno, con l’abolizione delle quote, dovranno anche loro imparare a conviverci.
Il problema del costo della produzione è stato recentemente affrontato in un articolo scientifico a cura di Torsten Hemme, direttore dell’IFCN, un’organizzazione che annualmente valuta i costi di produzione e i ricavi a livello mondiale. In questo articolo vengono confermate alcune delle informazioni note, ovvero che il costo di produzione a livello mondiale può essere suddiviso in 4 macroaree: 40-50$/q.le in Europa, Medio Oriente e Cina, 30-40$/q.le in USA, Brasile, Oceania, Europa orientale, < 30$/q.le in Africa, Asia e Sud America e al contrario > 60$/q.le in Austria, Norvegia, Svizzera e Canada. Queste variazioni dimostrano come in un mercato globale vi possano essere paesi molto competitivi. I dati dell’analisi tuttavia dimostrano che, contrariamente a quanto si sente dire spesso, aumentare le dimensioni dell’allevamento non vuol dire necessariamente ridurre il costo di produzione. Produrre bene e in modo efficiente si dimostra essere altrettanto utile e vantaggioso di produrre tanto e, per un Paese come il nostro, non è una notizia da poco.
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