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In tempi di crisi scegliere le vacche più efficienti

L’attuale condizione economica determina gravi difficoltà in numerosi settori dei Paesi più industrializzati e, sfortunatamente, l’allevamento della bovina da latte non fa eccezione. In tale contesto sfavorevole, massimizzare la produzione lattea delle bovine in azienda può fornire un importante aiuto contro i danni causati dalla crisi economica poiché le vacche in grado di produrre maggiori quantità di latte sono anche quelle che forniscono miglior efficienza e redditività. Ai fini di investigare più approfonditamente questo concetto una ricerca israeliana ha analizzato i dati di 40 aziende di grandi dimensioni, situate nel nord del Paese, nel ventennio 1991 – 2011. I ricercatori, per identificare i parametri che più influenzano l’efficienza e la profittabilità aziendale, hanno esaminato sia costi relativi a nutrizione, lavoro, materiali e servizi sia le entrate derivate da latte, carne e persino le deiezioni che in Israele vengono vendute come fertilizzante.

L’efficienza dell’alimentazione è stata calcolata secondo il rapporto tra kg di sostanza secca consumata e kg di latte prodotto mentre l’indice di profittabilità è stato valutato in base ai ricavi netti per kg di latte prodotto.

Nell’arco dei vent’anni considerati dallo studio la produzione lattea annuale per ogni bovina è incrementa del 25% (circa 2,5 quintali), la concentrazione di proteina dell’8% e quella di grasso del 17%, tuttavia, i ricercatori hanno rilevato che solo il 30% dell’incremento produttivo è imputabile al perfezionamento genetico mentre ben il 70% è il risultato di miglioramenti a livello ambientale, in particolare dal punto di vista del management e della nutrizione.

La sostanza secca richiesta per produrre un kg di latte si è ridotta sensibilmente, da 0,83 kg a 0,75, mentre la produzione per bovina è salita da 9,3 q a 11,8 q per lattazione, con un incremento dell’efficienza della nutrizione del 10%, inoltre, considerando il latte corretto per l’energia (ECM) tale incremento è risultato ancora maggiore, pari al 15% (da 0,87 a 0,73). Questo dato assume ancor più importanza se si considera quanto il prezzo degli alimenti sia cresciuto negli ultimi anni.

In conclusione, l’incremento di produzione è andato di pari passo con quello dell’efficienza produttiva evidenziando la profittabilità di una vacca ad alta produzione, infatti, un aumento della produzione lattea annuale di circa 2.500 kg e dell’efficienza nell’uso dell’alimento del 10 – 15% ha permesso di ricavare ogni anno 290 – 440$ extra per ogni bovina.

Fonte: Israel Flamenbaum – High-yielding cows are more efficient and profitable – Hoard’s Dairyman (Sett. 2013)

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