Le aziende statunitensi che aderiscono al DHIA (
National Dairy Herd Information Association) negli ultimi dieci anni hanno investito molto nel miglioramento della qualità del loro latte, tali investimenti hanno portato ad una notevole riduzione della SCC con una media nazionale nel 2011 pari a 217.000, con un decremento del 4,8% rispetto all’anno precedente e una impressionante riduzione del 32,6% nell’arco dell’ultima decade (vedi tabella 1).
I risultati registrati dal DHIA tuttavia potrebbero non rappresentare accuratamente la situazione del latte negli USA poiché a tale programma aderiscono solo il 28% degli allevamenti (14.400) che possiedono complessivamente il 41% delle bovine da latte del Paese (3,78 milioni); in ogni caso sono indicativi di un cambio di mentalità degli allevatori statunitensi, come discusso anche in precedenza in questo articolo.
TAB. 1: Media SCC USA dal ’95 al 2011 (fonte: Hoard’s Dairyman – Lug. 2012)
1995
304.000
1996
308.000
1997
314.000
1998
318.000
1999
311.000
2000
316.000
2001
322.000
2002
320.000
2003
319.000
2004
295.000
2005
296.000
2006
288.000
2007
276.000
2008
262.000
2009
233.000
2010
228.000
2011
217.000
I motivi alla base di questa riduzione progressiva delle cellule sono molteplici e rappresentano il risultato di scelte gestionali e condizioni economiche particolari, quali:
L’incremento dei prezzi delle carcasse che hanno spinto gli allevatori a prediligere la riforma degli animali-problema piuttosto che il trattamento terapeutico.
Il miglioramento del quadro economico generale che ha premesso maggiori investimenti e una migliore manutenzione delle attrezzature e strutture.
Una miglior comprensione dei riflessi economici positivi che possono derivare dal benessere e dalla pulizia degli animali con le scelte gestionali che ne conseguono.
Un aumento interesse per le esportazioni verso gli Stati che richiedono una maggior qualità del latte.
Come si può osservare nella tabella 2 lo Stato col miglior risultato in termini di SCC per il 2011 è risultato il Rhode Island (158.000) mentre il peggiore l’Alabama (414.000), in linea generale i dati per singolo Stato evidenziano una maggiore sensibilità dell’Ovest degli Stati Uniti area in cui si registrano anche le migliori performances in termini di produzione ad ulteriore conferma dell’importanza anche dal punto di vista quantitativo di una bassa conta cellullare.
Sempre nella tabella 2 si può osservare una tendenza generale alla riduzione della percentuale dei test per la conta cellulare superiori a 400.000, espressione anch’essa di un miglioramento qualitativo del prodotto e di una maggiore attenzione alle esportazioni verso quelle aree (UE, Australia e Nuova Zelanda) dove la legislazione è decisamente più restrittiva di quella USA (limite 750.000).
TAB. 2: SCC media per Stato
(fonte: Hoard’s Dairyman – Lug. 2012)
Media annuale dei test
% dei test superiori a 400.000
Stato
2011
2010
2009
Trend 2aa
2011
2010
2009
Rhode Island
158.000
190.000
208.000
-24,0%
4,9%
5,6%
14,7%
Oregon
169.000
173.000
183.000
-7,7%
6,5%
5,8%
7,9%
New Mexico
171.000
217.000
241.000
-29,0%
1,8%
5,9%
6,6%
Arizona
172.000
189.000
174.000
-1,1%
0,0%
4,2%
0,0%
Washington
172.000
191.000
194.000
-11,3%
6,6%
7,8%
6,9%
Michigan
173.000
182.000
189.000
-8,5%
7,4%
8,3%
10,3%
Vermont
176.000
190.000
206.000
-14,6%
9,2%
9,2%
10,1%
Idaho
177.000
170.000
192.000
-7,8%
6,8%
7,2%
8,5%
California
195.000
200.000
198.000
-1,5%
6,1%
6,3%
6,2%
Montana
195.000
199.000
197.000
-1,0%
3,8%
5,6%
3,3%
Maine
196.000
219.000
248.000
-21,0%
13,6%
14,8%
17,8%
Utah
197.000
197.000
193.000
+2,1%
11,2%
12,7%
11,7%
Nevada
201.000
220.000
197.000
+2,0%
4,5%
7,7%
2,9%
N. Hampshire
201.000
216.000
224.000
-10,3%
11,4%
11,8%
13,3%
Texas
201.000
233.000
232.000
-13,4%
12,8%
13,5%
12,4%
New York
213.000
216.000
230.000
-7,4%
12,8%
12,8%
15,8%
Massachusetts
214.000
238.000
246.000
-13,0%
10,9%
16,7%
17,8%
Media USA
217.000
228.000
233.000
-6,9%
15,7%
18,0%
18,9%
Wyoming
219.000
176.000
174.000
+25,9%
7,1%
9,5%
0,0%
Connecticut
222.000
211.000
233.000
-4,7%
14,6%
11,1%
14,2%
Wisconsin
223.000
239.000
239.000
-6,7%
15,2%
17,2%
17,0%
Ohio
225.000
223.000
222.000
+1,4%
14,1%
13,8%
14,9%
Iowa
227.000
247.000
257.000
-11,7%
17,7%
22,7%
23,9%
Nebraska
232.000
261.000
263.000
-11,8%
17,4%
25,9%
21,6%
Colorado
236.000
223.000
219.000
+7,8%
7,7%
6,4%
1,9%
Pennsylvania
237.000
247.000
264.000
-10,2%
15,2%
16,8%
19,5%
Maryland
238.000
239.000
267.000
-10,9%
13,9%
15,4%
21,3%
Illinois
239.000
263.000
272.000
-12,1%
14,7%
22,4%
23,8%
Indiana
239.000
258.000
260.000
-8,1%
17,4%
21,6%
21,8%
Delaware
247.000
257.000
291.000
-15,1%
10,0%
7,3%
13,3%
South Dakota
255.000
250.000
257.000
-0,8%
24,6%
27,4%
27,9%
Mississippi
258.000
290.000
320.000
-19,4%
15,5%
34,5%
36,1%
Minnesota
264.000
279.000
280.000
-5,7%
22,0%
24,9%
24,8%
North Carolina
268.000
279.000
307.000
-12,7%
22,1%
26,4%
28,8%
Kansas
276.000
308.000
292.000
-5,5%
21,0%
28,5%
25,3%
Virginia
278.000
285.000
287.000
-3,1%
21,6%
25,3%
24,9%
North Dakota
279.000
296.000
297.000
-6,1%
11,8%
20,8%
26,5%
Kentucky
285.000
313.000
317.000
-10,1%
27,9%
34,0%
30,1%
New Jersey
287.000
302.000
319.000
-10,0%
23,5%
24,8%
28,1%
Georgia
288.000
337.000
350.000
-17,7%
28,2%
41,5%
43,4%
Florida
290.000
274.000
323.000
-10,2%
34,3%
35,3%
40,7%
Oklahoma
309.000
346.000
321.000
-3,7%
23,6%
38,2%
33,1%
West Virginia
311.000
309.000
317.000
-1,9%
30,2%
27,5%
29,3%
Missouri
318.000
366.000
345.000
-7,8%
29,4%
38,8%
30,8%
Tennessee
329.000
396.000
375.000
-12,3%
34,8%
47,6%
42,1%
South Carolina
334.000
349.000
343.000
-2,6%
32,0%
33,3%
29,8%
Louisiana
346.000
380.000
412.000
-16,0%
35,9%
44,3%
52,6%
Arkansas
373.000
421.000
421.000
-11,4%
41,8%
48,3%
40,3%
Alabama
414.000
415.000
440.000
-5,9%
44,5%
47,0%
51,5%
Fonte: Editoriale – Milk quality is steadily improving – Hoard’s Dairyman (Lug. 2012)
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