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Migliorare il profitto riducendo i costi di rimonta (1)

Aspetti decisionali per la rimonta

Molti allevatori percepiscono che i tassi di rimonta nei loro allevamenti sono alti ma spesso non hanno a disposizione gli strumenti per valutare cosa sia “normale” e come poter fare paragoni tra gruppi diversi. A questo proposito diamo alcune linee guida per meglio affrontare il problema della rimonta.

Il costo medio per la rimonta in allevamento è pari ad almeno il 20% dei costi totali di gestione. Tutte le volte che una bovina viene macellata l’allevatore va in contro ad un costo che è dato, semplicemente, dalla differenza tra il prezzo di acquisto della rimonta meno il valore di recupero dell’animale macellato.


Ci sono tre domande fondamentali che l’allevatore dovrebbe porsi quando macella un animale:

1) La stalla è alla sua piena capacità? Avere una stalla non piena causa una perdita di profitto dai 400 ai 600 euro per animale mancante (rispetto alla capacità della stalla) per anno .

2) L’animale che si pensa di eliminare è maggiormente redditizio se mantenuto o se rimpiazzato?La risposta dipende da molte variabili come il prezzo del latte, il costo del mangime, le disponibilità di capitale.

3)Com’è il tasso di rimonta aziendale? Troppo alto, troppo basso? Cosa utilizzare come termini di paragone?

A questo proposito bisogna fare distinzione tra il tasso di turnover che è dato dal rapporto tra gli animali che lasciano l’allevamento diviso la dimensione aziendale media , e il tasso di rimonta che è dato dal numero di bovine in lattazione che vengono eliminate sul totale delle bovine in lattazione nell’anno, fresche comprese. Ad esempio un’azienda con 100 bovine in lattazione acquisisce 40 nuove fresche e vende 40 bovine. Il suo tasso di turnover è 40/100= 40%. Nello stesso esempio il tasso di rimonta è pari al 28.6% pari 40/140 bovine (100 in lattazione più 40 fresche).

Molti sono i lavori scientifici che hanno cercato di individuare quale sia il tasso di rimonta ideale. La media va dal 25% al 40%. In tabella elenchiamo le cause per le quali, mediamente si macellano animali in lattazione.

Cause di macellazione Range (%)

Facoltativo 22.5-49

Problemi riproduttivi 15.8-34.9

Mastite 7.8-25.1

Malattie/Lesioni 5.2-20

Morte 0.6-11.8

Temperamento 0.5-0.9

Problemi agli arti 1.8-14.2

Altre cause 3.4-12.8

Recenti studi dimostrano che la rimonta per cause “soggettive” sta diminuendo mentre quella legata a cause riproduttive si mantiene costante nel tempo. La rimonta legata alla mastiti e alle lesioni agli arti è aumentata. Recentemente, è stato stimato che, comunque, la metà delle bovine viene allontanata dall’allevamento a causa di patologie.

Infine, quando si considerano i tassi di rimonta, questi dovrebbero essere valutati considerandoli come una percentuale degli animali nuovi entrati in lattazione e non come una percentuale degli animali eliminati. Il seguente esempio per chiarire come considerare solo gli animali che lasciano l’azienda è un dato che può essere male interpretato. Per esempio un’azienda ha un tasso di rimonta del 25% con il 35% degli animali venduti per problemi legati alla riproduzione. Il tasso di rimonta legato alla riproduzione è 8.8% (0.25×0.35) di tutte le bovine che hanno partorito. In un’altra azienda, con un tasso di rimonta del 49% il 25% degli animali eliminati per cause riproduttive. In questo secondo caso il tasso di rimonta legato alla riproduzione è 12.3% (0.49×0.25) di tutte le bovine che hanno partorito. L’azienda che considera il 35% della rimonta legata a problemi riproduttivi in realtà elimina meno animali di quella che percentualmente ne elimina il 25%.

M.Mazzilli

Bibliografia: Jim Salfer-Improving profit through decreased culling

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