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Prevenzione della diarrea dei vitelli

Un problema frequente negli allevamenti di bovini, sia da latte sia da carne, è rappresentato dagli elevati tassi di morbilità e mortalità dei vitelli. Questi ultimi, infatti, sono colpiti frequentemente da diarrea, soprattutto durante i primi mesi di vita.

Un recente studio condotto dall’organizzazione americana “National Animal Health Monitoring System (NAHMS) ” ha evidenziato che il 23,9 per cento dei vitelli è colpito almeno una volta da diarrea. Ancora più sorprendente è che la diarrea è causa del 56,5 per cento dei decessi nel periodo di vita compreso tra la nascita e lo svezzamento.

Considerando questi dati, viene spontaneo pensare che negli allevamenti di bovini è necessario mettere in opera tutti gli interventi gestionali che hanno come obiettivo quello di ridurre la prevalenza di tale patologia al fine di limitare le ingenti perdite economiche.

Per limitare gli effetti negativi di tale patologia, e ridurre le conseguenti perdite economiche, sono importanti un’adeguata prevenzione, una precoce diagnosi e un altrettanto precoce intervento terapeutico.

I sintomi più comuni includono feci acquose ed eventuale disidratazione.

Quando la diarrea diventa più grave, o persiste per più tempo, generalmente i vitelli iniziano a manifestare: pelo ruvido, naso asciutto e infossamento dei globi oculari. Con l’aggravarsi della disidratazione i sintomi possono intensificarsi e il vitello può manifestare, inoltre, anoressia e ipotermia. Infine, l’animale può andare incontro a difficoltà nel raggiungere e mantenere la stazione quadrupedale. Nei casi più gravi, il vitello manifesta decubito permanente e perdita di coscienza.

Spesso il progredire della malattia e quindi l’aggravamento della sintomatologia sono molto rapidi, anche per questo motivo la prevenzione e la diagnosi precoce della diarrea sono molto importanti nella gestione dei vitelli.

Recenti studi epidemiologici, portati a termine in diversi allevamenti del Wisconsin, hanno evidenziano che i principali agenti eziologici causa di diarrea nei vitelli sono, in ordine d’importanza: Cryptosporidium parvum, Coronavirus, Rotavirus ed Escherichia coli F5 (K99).

Il Cryptosporidium è il patogeno isolato con maggiore frequenza dalle feci di vitelli che manifestano diarrea durante i primi trenta giorni di vita.

Questo microorganismo sopravvive molto bene nell’ambiente, per questo motivo, quando un animale è colpito da criptosporidiosi, è di fondamentale importanza mettere in atto un’efficace disinfezione dell’ambiente in cui esso vive al fine di limitare la diffusione del patogeno.

Il perossido d’idrogeno al 3% è in grado di ridurre significativamente la quantità di oocisti di Cryptosporidium presente nell’ambiente, essendo un prodotto poco costoso è sicuramente da tenere in considerazione durante le procedure di disinfezione e risanamento.

È importante ricordare che tale patogeno ha carattere zoonosico e l’uomo, se infettato, può manifestare anch’esso diarrea.

Il patogeno può avere effetti molto dannosi, soprattutto se i vitelli contraggono l’infezione poco dopo la nascita.

In caso d’infezione la diarrea, inizialmente a carattere mucoso, si manifesta tra i cinque e i sette giorni di vita; tuttavia, il patogeno può essere isolato anche solo dopo tre giorni dalla nascita.

Attualmente, non sono disponibili vaccini o trattamenti farmacologici efficaci nella lotta contro questo patogeno.

Tuttavia esistono alcuni principi attivi da utilizzare al fine di ridurre la gravità della diarrea e limitare l’eliminazione di oocisti da parte degli animali infetti, la sostanza utilizzata con maggior successo e l’alofuginone. Tuttavia, quando il trattamento è interrotto, la diarrea può riapparire in breve tempo.

La prevenzione più efficace contro la diarrea causata da questo patogeno consiste nel somministrare al vitello neonato la giusta quantità di colostro ricco di anticorpi, alimentarlo in modo corretto e proteggerlo dallo stress da freddo.

Il secondo agente patogeno causa di diarrea nei vitelli durante il periodo pre-svezzamento è il Coronavirus seguito dal Rotavirus. La diarrea causata da questi due patogeni compare generalmente da tre a sette giorni dopo l’infezione; tuttavia, questi patogeni si trovano spesso nelle feci di vitelli che non manifestano nessun segno clinico. Entrambi i virus causano una pronunciata incapacità di assorbimento dell’acqua da parte dell’intestino e ridotta digestione delle sostanze nutritive.

Il Coronavirus causa un danno maggiore alla mucosa intestinale del vitello rispetto al Rotavirus, la sintomatologia quindi è più grave.

Per i primi quattro giorni di vita del vitello, il colostro prodotto da vacche vaccinate è efficace nel proteggere il neonato da questi patogeni. Anche in questo caso, quindi, la somministrazione, nelle primissime ore di vita, d’un colostro di alta qualità è fondamentale nella prevenzione dell’infezione ad opera di questi agenti patogeni.

La diarrea da Rotavirus solitamente colpisce vitelli tra il primo e il trentesimo giorno di vita. I sintomi iniziano ad apparire dopo 1-3 giorni dal momento dell’infezione e durano da due a cinque giorni.

Spesso, la diarrea e assente, ma possono manifestarsi segni di malassorbimento e cattiva digestione, come la disidratazione e la riduzione dell’incremento di peso, inoltre il vitello può manifestare inappetenza.

La mucosa intestinale, danneggiata da questo patogeno, può richiedere molto tempo per recuperare la piena funzionalità e i segni della malattia possono durare a lungo.

Entrambi i patogeni, Rotavirus e Coronavirus, provocano un prolungato malassorbimento delle sostanze nutritive e i vitelli colpiti manifesteranno un accrescimento stentato.

Escherichia coli F5 (K99) generalmente causa diarrea nei vitelli di meno di sei giorni di vita. Questo patogeno è quello che causa più comunemente diarrea nei vitelli appena nati. Gli animali colpiti possono disidratarsi e morire prima ancora della comparsa della diarrea.

Di conseguenza, la terapia reidratante è di vitale importanza quando si sospetta un’infezione ad opera di questo patogeno, gli antibiotici spesso non sono efficaci. La prevenzione delle infezioni causate da questo patogeno e la riduzione della gravità della diarrea da esso causata iniziano con un buon programma di vaccinazione delle bovine durante il periodo di asciutta e con la corretta gestione della colostratura.

Da quanto detto sopra si evince che una misura di prevenzione efficace nel ridurre l’incidenza della diarrea causata dai patogeni sopra citati è la corretta gestione delle bovine durante il periodo di asciutta e, soprattutto, la corretta gestione e somministrazione del colostro da esse prodotto dopo il parto.

Molti sono i fattori che incidono sulla qualità del colostro prodotto dalle bovine, tra cui:

  1. Gestione corretta dell’asciutta, inclusa la vaccinazione delle bovine.

  2. Durata adeguata del periodo di asciutta

  3. Intervallo tra parto e prima mungitura

Ad esempio, un’asciutta breve, della durata di quaranta giorni, rispetto a un’asciutta di sessanta giorni, può ridurre la produzione di colostro.

Inoltre, la mungitura immediata del colostro, entro una o due ore dopo il parto, è ideale poiché la concentrazione d’immunoglobuline presenti nel colostro decresce rapidamente man mano che ci si allontana dal momento del parto.

La pulizia dell’ambiente e delle attrezzature con cui viene in contatto il colostro è fondamentale per evitarne la contaminazione.

Se non somministrato entro un’ora dalla mungitura il colostro deve essere congelato o refrigerato.

Idealmente, il colostro dovrebbe essere somministrato al vitello entro una o due ore dopo la nascita in modo che l’animale sia in grado di assorbire le sostanze nutritive e le immunoglobuline necessarie per rafforzare le sue difese immunitarie nei confronti degli agenti patogeni con cui può venire in contatto nell’allevamento.

Concludendo possiamo affermare che spesso, in campo, è difficile determinare l’agente patogeno che sta causando diarrea in un vitello, poiché molti di essi determinano l’insorgenza di sintomi simili. Spesso, l’età del vitello, la durata della malattia e la gravità dei sintomi rappresentano l’unico modo pratico per ipotizzare il patogeno coinvolto.

Per questi motivi la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo dei vitelli con diarrea rappresentano i pilastri sui quali si deve basare una corretta gestione dei nuovi nati, a prescindere dai patogeni che possono causare tale patologia.

Fonte: Know the bug that’s bugging your calves. Elizabeth Binversie. HOARD’S DAIRYMAN, March 25, 2015.

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