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Quali sono i fattori di rischio per le mastiti da Prototheca?


In Italia i problema delle mastiti causate da Prototheca spp. è noto solo da alcuni anni, mentre, in altri Paesi (es. Canada, USA e Brasile) queste mastiti sono descritte talvolta anche da decenni, nonostante tale conoscenza pluriennale i fattori di rischio legati alle infezioni da Prototheca devono essere ancora chiariti con certezza. Le alghe del genere Prototheca possono essere isolate da numerose fonti ambientali e biologiche quali acque di bevanda e aree umide delle stalla; foraggi avariati nei silos; resti di cibo nelle mangiatoie; feci di bovini e altri mammiferi (suini, piccoli ruminanti e roditori) (troverete ulteriori informazioni su QUESTO ARTICOLO).


Al fine di fare maggiore chiarezza sui fattori di rischio recentemente Autori canadesi hanno pubblicato sul Journal of Dairy Science uno studio preliminare svolto su circa 2.500 vacche stabulate in 46 aziende di dimensioni simili, 23 di queste con casi ripetuti negli ultimi due anni e 23 esenti da almeno due anni; tale studio ha incrociato l’analisi dei vari aspetti della gestione aziendale coi risultati degli esami di laboratorio ricercando eventuali legami statisticamente significativi.

L’analisi del management è stata svolta con l’ausilio di questionario costituito da 54 punti relativi a caratteristiche dell’allevamento, gestione aziendale e pratiche terapeutiche; ai risultati del questionario sono stati affiancati i dati forniti dalla DHI canadese sulle stalle e le bovine prese in esame.

Gli esami di laboratorio sono stati in prima battuta di tipo batteriologico; i batteriologici sono stati svolti sul latte individuale (tutti e quattro i quarti munti in una singola provetta) di tutte le bovine coinvolte nello studio, campioni di latte sono risultati positivi a Prototheca spp. sono stati 64. Le prevalenze dei diversi patogeni isolati con la batteriologia sono riassunti nella seguente tabella (fonte Pieper et al. 2012):


Az. con casi nei 2 anni (23)

Az. esenti nei 2 anni (23)

Patogeno

Media

D. std

Min.

Max.

Media

D. std

Min.

Max.

P

Prototheca spp.

5,14

3,97

0,00

12,50

0,00

0,00

0,00

0,00

<0,001

Staph. aureus

5,59

4,95

0,00

14,29

12,12

10,14

0,00

34,00

0,03

CNS

1,70

2,56

0,00

8,70

2,59

3,43

0,00

12,07

0,31

Str.dysgalactiae

0,16

0,74

0,00

3,57

0,24

0,83

0,00

3,57

0,57

Str.agalactiae

0,00

0,00

0,00

0,00

0,45

2,14

0,00

10,26

0,32

Str. uberis

0,31

0,76

0,00

2,78

0,53

1,78

0,00

7,14

0,48

Str. spp.

0,17

0,82

0,00

3,92

0,21

0,70

0,00

2,50

0,59

A. pyogenes

0,56

1,25

0,00

4,55

0,97

1,56

0,00

5,00

0,30

Serratia mercescens

0,65

1,64

0,00

7,50

0,34

0,93

0,00

3,57

0,33

Pasteurella multocida

0,09

0,44

0,00

2,13

0,25

0,67

0,00

2,17

0,31

Lieviti

0,70

1,21

0,00

3,70

0,00

0,00

0,00

0,00

0,005

Corynebacterim bovis

0,25

1,03

0,00

4,88

0,00

0,00

0,00

0,00

0,15

Enterobacter cloacae

0,16

0,57

0,00

2,50

0,00

0,00

0,00

0,00

0,15

Klebsiella spp.

0,11

0,52

0,00

2,50

0,00

0,00

0,00

0,00

0,32

Escherichia coli

0,11

0,55

0,00

2,63

0,00

0,00

0,00

0,00

0,32

Proteus spp,

0,10

0,50

0,00

2,38

0,00

0,00

0,00

0,00

0,32

Enterococcus spp.

0,04

0,18

0,00

0,88

0,00

0,00

0,00

0,00

0,32

Nessuna crescita

83,16

6,10

71,43

97,22

80,45

10,28

58,14

98,33

0,44

Contaminati

0,96

1,40

0,00

4,17

0,47

1,02

0,00

3,57

0,18

Tra i 64 campioni di latte sono risultati positivi a Prototheca spp. ne sono stati estratti casualmente 58 da sottoporre ad ulteriori indagini per identificare la specie e l’eventuale genotipo che in tutti i casi è risultata essere Prototheca zopfii genotipo 2.

Mettendo a confronto le caratteristiche delle aziende e gli esami di laboratorio i risultati sono stati piuttosto inaspettati, infatti, gli Autori non hanno identificato nessun fattore di rischio statisticamente significativo (ad eccezione dei sigillanti) che possa essere legato direttamente a caratteristiche strutturali, management o eventuali deficit igienici mentre le pratiche terapeutiche hanno mostrato ruolo di notevole spessore; nella fattispecie il rischio di mastiti da Prototheca aumenta significativamente con:

  1. L’uso per via intramammaria di antibiotici iniettabili

  2. L’impiego di numerosi antibiotici iniettabili differenti nell’arco di 12 mesi

  3. L’adozione di sigillanti per l’asciutta

  4. Tre o più casi di dislocazione abomasale nell’arco di 12 mesi

L’utilizzo non razionale degli antibiotici può aver indotto alterazioni dell’equilibrio della flora microbica e danneggiato il tessuto mammario aprendo la strada a infezioni da Prototecha (e lieviti, vedi tabella sopracitata). Casi frequenti di dislocazione abomasale possono essere indicatori di scarsa attenzione alla qualità della razione e/o all’igiene e alla conservazione degli alimenti.

Confrontando le caratteristiche del singolo animale con gli esami di laboratorio i fattori risultati significativi sono stati:

  1. Due o più lattazioni (91,8% degli isolamenti)

  2. La tendenza ad avere elevate SCC

Entrambi questi fattori potrebbero essere suggestivi di un danno ai tessuti mammari tale da favorire l’ingresso dell’alga, tuttavia, in un precedente lavoro Prototheca spp. è stata isolata con frequenza anche da bovine primipare (25% degli isolamenti totali).

In conclusione, questo è uno studio preliminare, svolto sul latte individuale (invece del singolo quarto) e su un numero non eccessivamente ampio di aziende, che non esclude la futura identificazione di ulteriori fattori di rischio, tuttavia, ciò che emerge dai risultati è, per l’ennesima volta, l’importanza dell’uso prudente degli antibiotici poiché eventuali abusi o impieghi impropri possono portare a gravi conseguenze, talvolta anche apparentemente “distanti” dalla causa iniziale, come la riforma di una bovina per una mastite da Prototheca.

Pieper L. et al. – Herd characteristics and cow-level factors associated with Prototheca mastitis on dairy farms in Ontario, Canada. – Journal of Dairy Science (Ott. 2012)

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