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A volte ritornano


La scorsa settimana si è tenuto a Skorping in Danimarca un seminario sulle mastiti organizzato da “The Nordic Dairy Assocition’s Committee for Milk Quality”, un’organizzazione che raccoglie gli esperti e i tecnici coinvolti nel controllo e promozione della qualità del latte nell’intera Scandinavia (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia).

Uno dei temi principali affrontati nel seminario è stato l’aumentata frequenza delle infezione di Str.agalactiae e i modi con cui affrontarla. Tale problema è particolarmente sentito in Danimarca dove si osserva la prevalenza maggiore.


I dati epidemiologici dimostrano infatti come in Danimarca si sia osservato un progressivo aumento degli allevamenti infetti da Str.agalactiae a partire dal 2000.

Le indagini effettuate su 4251 allevamenti controllati nel 2009 mostrano che le infezioni sono più frequenti negli allevamenti medio grandi (> 100 capi) e in quelli che adottano il robot di mungitura. All’interno di questi anche la “marca” del robot di mungitura sembra avere un’influenza come si può vedere dalla successiva tabella:

Tipo di allevamento Numero di allevamenti % positivi per Str.agalactiae

Robot (Lely) 401 10.2%

Robot (DeLaval) 392 4.6%

Robot (altri) 67 9.0%

Convenzionali 3391 5.7%

Da sottolineare che, oltre all’ovvio aumento delle cellule somatiche del latte, si osserva anche una fluttuazione verso l’alto anche della carica batterica totale. Fatto questo che può risultare più evidente dal fatto che la media nazionale è attorno alle 15.000 UFC/ml e che già a partire da 50.000 UFC/ml vi sono delle penalità per il prezzo del latte.

Le ragioni di tale aumento non sono del tutto chiare, tuttavia possiamo identificare alcuni potenziali fattori favorenti:

  1. L’abbandono di un programma di controllo specifico dal 1997

  2. L’elevato costo delle diagnosi batteriologiche che riduce il numero di analisi effettuate routinariamente sugli animali anche nel caso di acquisto di bovine

  3. La mancata applicazione delle terapia in asciutta in molti allevamenti per limitazioni di tipo legale (la terapia si può applicare solo previo riscontro di positivà all’esame batteriologico del latte).

  4. La mancanza di laboratori specializzati nella diagnostica delle mastiti.

Considerato comunque che la frequenza di infezioni (sia pure a livelli minori) è comune alla maggior parte dei Paesi scandinavi e che si sta osservando un aumento di casi gravi nella popolazione umana (2,5/100.000 abitanti in Danimarca), si stanno intraprendendo iniziative comuni e condivise per introdurre nuovamente programmi di controllo onde arginare la diffusione della malattia.

Da Katholm J. Streptococcus agalactiae – an increasing problem in Scandinavia – NMSM meeting 2010

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