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Alternative agli antibiotici: il parere degli esperti – Terza parte: prospettive future

Concludiamo la rassegna sui metodi alternativi all’impiego di antibiotici andando ad analizzare quali possono essere le problematiche e le oppurtunità legate alla diffusione di tali approcci.

Alternative agli antibiotici e fenomeni di resistenza

I batteri sono caratterizzati da formidabili capacità adattative delle quali è fondamentale tenere contro quando si esplorano alternative agli antibiotici, pertanto, l’abuso o l’impiego scorretto di queste molecole può portare a fenomeni di resistenza analoghi a quelli osservati con gli antibiotici.

Un esempio emblematico è rappresentato dai peptidi antibatterici, tali peptidi sfruttano determinate caratteristiche chimiche delle molecole presenti sulla superficie batterica per danneggiare strutture essenziali alla sopravvivenza dei batteri stessi, di conseguenza, i microrganismi bersaglio possono reagire alterando le proprietà chimiche di tali molecole. I peptidi antibatterici sintetizzati dagli animali rappresentano degli esponenti di spicco dell’immunità innata e la loro efficacia è il risultato di una co-evoluzione con i microrganismi che devono combattere, ovverosia, da un lato queste molecole impiegano meccanismi complessi e variegati per inattivare un’ampia gamma di batteri e dall’altro lato i batteri hanno sviluppato altrettanto complicati sistemi di resistenza, talvolta attivati dal contatto col peptide stesso. Di conseguenza risulta irrealistico pensare di identificare una molecola in grado di combattere tutte le specie di microrganismi patogeni, più opportuno rivolgere gli sforzi verso la comprensione dei fenomeni di resistenza e l’individuazione di protocolli che permettano di sfruttare più peptidi differenti in maniera sinergica.

Comprendere il meccanismo d’azione degli immunomodulatori per sfruttarli al meglio

Il sistema immunitario interagisce costantemente con migliaia di specie di microrganismi naturalmente presenti nell’intestino, comprendere come i batteri utili e quelli dannosi comunichino col sistema immunitario rappresenta un punto cardine al fine sia di identificare alternative agli antibiotici sia per impiegarle al meglio.

La nutrizione può influenzare in maniera rilevante il sistema immunitaria e modulare la risposta dell’ospite a determinate malattie; alcuni meccanismi alla base di questi fenomeni sono molto studiati, tuttavia, ancor oggi numerosi passaggi restano oscuri. Comprendere al meglio come gli additivi alimentari possono influenzare la risposta locale e sistemica ci potrà permettere di ottimizzare l’impiego di tali additivi, non solo per la prevenzione delle infezioni ma anche per quella delle condizioni croniche (neoplasie, invecchiamento, patologie autoimmuni).

Le alternative agli antibiotici che svolgono anche un’azione immunomodulatoria (probiotici, peptidi antibatterici, estratti vegetali, ecc.) posseggono meccanismi d’azione anche molto diversi tra loro, pertanto, maggiormente tali meccanismi verranno chiariti quanto più sarà possibile impiegarli in sinergia.

La genomica applicata alla ricerca di alternative agli antibiotici

La genomica fornisce gli strumenti per identificare e sequenziare geni d’interesse espressi negli orgnanismi, questo processo permette enormi progressi nel campo della ricerca sia delle molecole ad azione antibatterica sia degli immunomodulatori naturali, inoltre, la metagenomica consente di scoprire geni che codificano per tali molecole anche senza “coltivare” interi organismi.

Un esempio interessante viene da un recente studio sul genoma di Listeria, questa ricerca infatti ha messo in evidenza un gene che codifica per un enzima in grado di degradare la parate cellulare e uccidere le listerie stesse.

Profilassi e promotori della crescita

Le alternative agli antibiotici possono svolgere anche un’azione preventiva nei riguardi delle infezioni attraverso la stimolazione del sistema immunitario; la riduzione dei potenziali patogeni e favorendo lo sviluppo della flora microbica utile. Gli enzimi litici dei fagi, i peptidi antibatterici, i probiotici e i prebiotici hanno fornito i risultati migliori nella profilassi dell’insorgenza di malattie.

L’impiego di antibiotici in dosi sub-terapeutiche come promotori della crescita può portare a conseguenze catastrofiche dal punto di vista dell’antibiotico-resistenza, pertanto risulta evidente l’importanza di esplorare soluzioni alternative. In tale senso i probiotici, gli estratti vegetali e gli anticorpi monoclonali rivolti contro i batteri indesiderati sembrano i più promettenti, tuttavia, per essere impiegati al meglio sono necessarie ulteriori ricerche sul campo poiché tutte queste alternative sono fortemente influenzate dalle condizioni ambientali e possono fornire risultati altalenati a seconda del tipo di allevamento.

Fonte: Feedinfo News Services – An Overview of Today’s Alternatives to Antibiotics (Sett. 2012)

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