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Aumento dell’incidenza di polmoniti in azienda: cosa fare?

In caso di aumento dell’incidenza di polmoniti qual è un corretto approccio diagnostico e terapeutico? Il primo passo da compiere è quello di valutare le procedure operative standard (SOP) attuate in azienda per la diagnosi e il trattamento delle affezioni respiratorie. Sono efficaci? Permettono di individuare gli animali problema precocemente? Il secondo passo è quello di indagare l’epidemiologia delle forme respiratorie. Quali le possibili cause? Esistono fattori predisponenti e/o scatenanti? A quale età gli animali si ammalano? In quale fase della lattazione? Di che gravità sono le polmoniti? Un ultimo passaggio è quello di valutare i trattamenti considerando il tasso di guarigione, il tasso di macellazione per questa causa e le performance produttive di bovine successivamente all’episodio di polmonite. Il primo aspetto che il veterinario aziendale dovrebbe verificare è che la terapia scelta venga applicata correttamente e che in azienda avvenga un’ adeguata registrazione delle informazioni facilmente interpretabile:

  1. Informazioni sulla storia medica della bovina da consultare prima dei trattamenti

  2. SOP scritte , protocolli terapeutici e strategie di prevenzione formalizzate

  3. Verifiche del trattamento utilizzando i dati a disposizione attraverso ripetute visite cliniche

Tutte le SOP volte alla sanità animale cominciano con un protocollo diagnostico per individuare gli animali che necessitano di scelte terapeutiche. Nel caso delle polmoniti gli animali vanno osservati giornalmente in modo da individuare i soggetti che richiedono approfondimenti diagnostici ( EOP dell’apparato respiratorio, valutazione dell’appetito e della fertilità ). Verranno definiti:

  1. Animali senza polmonite: nessuna registrazione né trattamento

  2. Animali sospetti: osservazione ripetuta in giorni successivi per valutare eventuali evoluzioni e trattamenti

  3. Animali con alterazioni respiratorie moderate: presenti due o tre sintomi e i rumori polmonari sono leggermente modificati

  4. Animali con alterazioni respiratorie moderate ma con diversi sintomi inclusi rumori polmonari alterati e dolore nella respirazione

  5. Animali con polmonite grave

In questo modo si potranno individuare dei “piani di intervento” a seconda della categoria di appartenenza dell’animale. Un aspetto fondamentale è che anche le scelte terapeutiche vengano correttamente annotate in modo da poter risalite ad eventuali punti critici nella gestione del problema e per valutare la reale incidenza delle polmoniti. Sarà necessario valutare l’efficacia della gestione terapeutica nel breve periodo ma anche nel medio e lungo periodo per verificare che la manifestazione clinica non abbia compromesso produttività né benessere del soggetto.

La polmonite è causata da cause virali, batteriche e altri fattori scatenanti che fanno sì che il piano diagnostico sia fondamentale per affrontare il problema. Un aspetto che è indubbiamente utile è indagare su eziologia batterica e virale delle polmoniti in modo da determinare un trattamento specifico per l’azienda.

Questo tipo di approccio consentirà di controllare le forme cliniche e, soprattutto, di incentivare la prevenzione più che la terapia che sarà, comunque, specifica e selettiva.

M. Mazzilli

Bibliografia: David A. Rhoda – If you’re seeing more cow pneumonias – Hoard’s Dairyman, June 2011

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