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Dati e statistiche dagli USA




Come ogni anno la rivista Hoard’s Dairyman fornisce una serie di utili ed aggiornate tabelle e grafici che descrivono lo stato degli allevamenti di bovine da latte in USA.

Il primo dato conferma che il trend di riduzione degli allevamenti non si è ancora arrestato, anche se sembra lievemente rallentato.

La tabella seguente mostra il numero di allevamenti di bovine da latte dal 1992 al 2023, evidenziando come si sia passati da 131000 allevamenti a 26000. In trent’anni il numero di allevamenti “superstiti” è quindi pari a circa un quinto.

Tale riduzione anno su anno si è assestata negli ultimi tre anni a valori tra il 5.7 e il 6.4%.

Ovviamente, sono gli allevamenti più piccoli a sparire come evidenziabile dal grafico 2 dove viene riportata la consistenza media degli allevamenti suddivisa in classi di dimensioni. Va sottolineato che anche gli allevamenti tra 200 e 499 capi si sono ridotti, anche se in misura nettamente minore rispetto a quelli più piccoli.


La figura successiva mostra invece la distribuzione degli allevamenti nei diversi stati, la loro autosufficienza per i consumi locali e la produzione media. Come si può vedere gli USA sono divisi in due con la parte del mid-west che produce più latte e lo “esporta” all’area del nord-est che, invece, è deficitaria.

Il dato complessivo ci dice anche che la consistenza media è pari a 397 bovine per allevamento e in USA ora vi sono meno di 10 milioni di vacche con una produzione media di 10939 kg per lattazione. Questo dato è sicuramente interessante per noi visto che la produzione media USA è lievemente inferiore a quella media lombarda 11093  kg/lattazione.

La successiva tabella descrive poi le statistiche per quanto riguarda numero di vacche, dimensioni medie… nei diversi stati. Interessante notare che lo stato con più vacche è la California, mentre quello con più bovine per allevamento è il New Mexico, ma quello con la produzione media più alta è il Michigan (12504 kg/lattazione). La tabella indica anche gli stati che stanno “migliorando” in numero di bovine (South Dakota), in latte prodotto totale (New York) e in aumento della produzione media (+1500 kg) osservata in Alabama.













Un ultimo dato interessante riguarda la proporzione di manze negli allevamenti che ha subito una drastica riduzione degli ultimi due anni in funzione di due fattori: il ridotto margine di guadagno nella vendita del latte a favore della vendita di manze per l’ingrasso (incroci) e la minore richiesta di manze da rimonta.




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