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Malgrado i problemi la produzione di latte cresce


L’IFCN (International Farm Comparison Network) ha pubblicato i risultanti delle sue analisi con un titolo che non lascia spazio a dubbi “2011-una crescita record nella produzione di latte”. I dati, infatti, dimostrano una crescita del 3,2% della produzione di latte mondiale (bovine + bufale) pari a 23 milioni di tonnellate, una quantità che è superiore a tutta la produzione neozelandese.

A tale crescita hanno contribuito soprattutto l’India con + 5,9 milioni di tonnellate, l’Europa con + 3 milioni, gli USA con + 2,2 e la Nuova Zelanda con 2,1. Da non sottovalutare la crescita in Argentina (+1,2 milioni) e in Cina (+0,7 milioni).


Tale crescita è stata dovuta principalmente a due fattori: l’aumento dei salari nei paesi emergenti che si riflette normalmente in un’aumentata domanda di prodotti lattiero caseari e l’aumento dei prezzi, aumento però che si accompagna ad un aumento del costo di produzione.

La conferenza 2012 dell’IFCN ha confermato questo trend positivo e le previsioni parlano di una crescita per l’anno in corso (2012) e per il 2013 sui livelli del 2011. A fronte di questa positiva notizia, si prevedono invece prezzi in calo, come per altro già osservato quest’anno. Il prezzo del latte mondiale nel maggio 2012 era pari a 29€ q. Il vero problema è rappresentato dal fatto che sempre più in futuro il prezzo del latte sarà volatile, come conseguenza dell’abbandono di politiche di sostegno dei prezzi (vedi quote latte) applicate da diversi paesi. Dobbiamo quindi aspettarci un andamento ciclico dei prezzi così come avviene già ad esempio per le carni bovine e suine.

Tale scenario rende sempre più evidente che sia necessaria una gestione dell’allevamento sempre più efficiente e dinamica per rispondere alle variazioni (positive e negative) di un mercato in rapida evoluzione.

Potete scaricare il report selezionando il seguente link [scarica articolo IFCN 2012].

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