La relazione tra stato di pulizia di una bovina e sanità della sua mammella rappresenta un fatto assodato da ormai molti anni, ad esempio una vacca con una mammella sporca (score pari a 3 o 4 in una scala da 1 a 4) ha una probabilità di contrarre mastite 1,5 volte superiore rispetto ad una pulita (score 1 o 2).
I parametri legati al management e alle scelte strutturali che possono influenzare il grado di pulizia della mandria sono molteplici, tali parametri possono migliorare o peggiorare in maniera significativa le condizioni igieniche delle bovine.
La distanza tra il gradino e l’educatore può influire sulla pulizia degli animali, infatti, un educatore posto ad una distanza eccessiva dal gradino permette alle vacche di mantenere la stazione e defecare sulla lettiera dove andranno successivamente a coricarsi.
La presenza del fermo a terra e la larghezza della cuccetta sono in grado di influenzare sia la pulizia sia il riposo delle bovine. Il fermo permette di limitare la distanza tra la vacca e il gradino migliorando l’igiene, tuttavia, la presenza di questa struttura limita il comfort e, potenzialmente, il tempo dedicato al riposo; al contrario una cuccetta larga (106 – 126 cm) prolunga il decubito delle bovine ma ne riduce la pulizia. È importante ricordare che una quantità di riposo adeguata (per approfondire vi rimandiamo a QUESTO ARTICOLO) risulta fondamentale per una buona produzione, inoltre, un recente studio danese ha evidenziato anche una correlazione tra tempi di decubito insufficienti e scarso igiene. Pertanto è fondamentale trovare un giusto equilibrio tra pulizia e riposo.
La scelta del materiale da impiegare per la lettiera rappresenta un altro importante fattore che influenza la pulizia degli animali, tuttavia, se tale scelta non è accompagnata da una gestione adeguata delle lettiera stessa (frequenza di ricambio, quantità, distribuzione, ecc.) anche i materiali più igienici, come la sabbia, forniscono dei risultati deludenti.
La densità degli animali è da tempo un punto critico della gestione aziendale, secondo uno studio norvegese le bovine stabulate in una stalla sovraffollata hanno una probabilità 3,5 volte superiore di essere classificate come “sporche” (score 3 o 4) rispetto a quelle in allevamenti con densità adeguata, inoltre, quando si aumenta eccessivamente il numero di capi in azienda il generale incremento del grado di sporcizia può verificarsi in tempi relativamente lunghi rendendo ostiche eventuali correzioni tempestive. Oltre a queste problematiche in una stalla sovraffollata gli animali potrebbero manifestare delle difficoltà a soddisfare le loro necessità naturali con riflessi negativi sia dal punto di vista produttiva sia da quello sanitario (per approfondire vi rimandiamo a QUESTO ARTICOLO).
Una ricerca svedese ha messo a confronto lo stato di pulizia di bovine stabulate in allevamenti che utilizzano raschiatori meccanici per la rimozione delle deiezioni in corsia con quelle in stalle che non li adottano, i risultati hanno evidenziato un migliore stato igienico degli animali nelle stalle che impiegano i raschiatori nonostante il grado di pulizia delle strutture di queste aziende fosse solo di poco migliore rispetto alle altre.
In conclusione qualsiasi allevamento ben costruito, o ben ristrutturato, può fornire risultati eccellenti dal punto di vista igienico-sanitario, tuttavia, i vantaggi forniti da strutture adeguate vengono del tutto vanificati se queste non sono gestite correttamente.
Fonte: Peter Krawczel – All barns can yeald cleaner cows – Hoard’s Dairyman (Feb. 2013)
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