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Stalle USA: emorragia finita?


La più forte crescita produttiva osservata dal 2005 (2,4%) ha portato la produzione di latte USA al valore più elevato mai osservato: 77 milioni di tonnellate per il 2014.

Questa crescita, accompagnata da prezzi del latte relativamente sostenuti, è con ogni probabilità all’origine di un fenomeno che non si è mai osservato dal 1992, ovvero la riduzione del numero di alleamenti a valori inferiori a 1700 unità (1631). L’unico anno con valori simili è stato il 2010 con una perdita di 1800 allevamenti.


Come illustrato nella tabella 1 nel corso degli ultimi 20 anni si è passati da 131500 aziende a sole 45000, un terzo circa delle iniziali. Questo ha portato a una variazione sostanziale dello scenario produttivo americano come illustrato dalla tabella 2. L’andamento è stato ovviamente molto diverso nei diversi stati con addirittura un’area (Nord-Est) che comprende tutti gli stati nord-atlantici dove le variazioni osservate sono state solo dello 0,2%.

Il processo di costante riduzione del numero di aziende è ancora in corso in Europa e in Italia, tuttavia questa nuova situazione americana, permette di sperare che prima o poi anche da noi tale riduzione subisca una forte riduzione.

Fonte dati Hoard’s Dairyman 10, 2015

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