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Alternative agli antibiotici: il parere degli esperti – Seconda parte: le alternative naturali

In questa seconda parte vi proponiamo un excursus sulle principali fonti naturali di possibili alternative agli antibiotici,

Alternative di origine “naturale” agli antibiotici

Possono essere considerate alternative di origine naturale: batteriofagi e relative lisine; peptidi antibatterici di origine animale o vegetale; estratti di erbe e oli essenziali; tutti gli enzimi antibatterici direttamente provenienti da organismi biologici.

L’impiego di batteriofagi ha fornito dei risultati molto interessanti nell’ambito dell’allevamento avicolo tuttavia restano ancora da chiarire quali siano i virus migliori da impiegare e quale sia il loro dosaggio ottimale, inoltre, è importante considerare anche i potenziali rischi dei fagi quali l’induzione di resistenza nei batteri target e il possibile trasferimento di geni dannosi (tossine e/o antibiotico-resistenza).

Le lisine di fagi opportunamente bioingegnerizzati sono in grado di digerire i biofilm aprendo così delle promettenti prospettive riguardo l’uso di queste molecole e del loro potenziale effetto sinergico con i disinfettanti la cui efficacia viene frequentemente ridotta dall’azione protettiva del biofilm.

Recenti studi hanno evidenziato il potenziale degli estratti vegetali e dei prodotti fitochimici come alternativa agli antibiotici, tali sostanze possono svolgere un’azione antibatterica diretta oppure presentare un effetto antinfiammatorio in grado di proteggere l’intestino dai danni di un’eccessiva produzione di mediatori della flogosi durante un’infezione. Alcuni oli essenziali inoltre hanno mostrato un interessante azione come promotori della crescita. In ogni caso per massimizzare l’effetto di tutte queste sostanze sono necessarie ulteriori ricerche volte a chiarirne il meccanismo d’azione nelle differenti specie e le possibili interazioni sinergiche con le altre sostanze somministrate agli animali durante la carriera produttiva.

Probiotici e molecole ad azione antibatterica di origine animale

L’impiego dei probiotici può determinare diversi effetti positivi sugli animali quali un aumento delle performances di crescita; un miglioramento delle condizioni intestinali e di quelle immunitarie. L’azione dei probiotici risulta inoltre più efficiente quando sono associato ai prebiotici, ossia, sostanze che non vengono digerite dall’animale ma che forniscono un substrato di crescita molto nutriente per la flora microbica utile. L’interazione tra i recettori per il riconoscimento di profili (PRR) e i ligandi, presenti sulla superficie dei microrganismi contenuti nei probiotici, rappresenta il meccanismo alla base degli effetti positivi sul sistema immunitario.

I sempre più crescenti fenomeni di antibiotico-resistenza hanno spinto i ricercatori a cercare delle alternative, tra queste, le molecole ad azione antibatterica prodotte naturalmente dagli animali (peptidi antibatterici ed enzimi litici) stanno fornendo dei risultati incoraggianti. Tali molecole possono esercitare un’azione diretta sui batteri patogeni e/o un’azione indiretta attraverso la regolazione della risposta immunitaria, peraltro, l’azione immunomodulatoria richiede dei dosaggi molto bassi. Ad esempio le α-defensine oltre a danneggiare direttamente le pareti batteriche, fungine e alcune strutture virali fungono anche da chemochine regolatrici per i monociti e da promotori della mitosi per le cellule epiteliali.

Fonte: Feedinfo News Services – An Overview of Today’s Alternatives to Antibiotics (Sett. 2012)

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