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La crescita ottimale delle manze

L’allevamento delle manze è spesso visto come un costo fisso fino a che gli animali non inizino la loro prima lattazione. Per questo motivo vengono spesso alimentati con diete “a basso costo” in ambienti “di ripiego” e si ritene che, comunque, non necessitino di particolare attenzione, così come si cerca di minimizzare il tempo e la manodopera a loro dedicata.

D’altra parte molti sforzi sono stati diretti ad accelerare l’entrata delle manze in produzione attraverso quello che negli USA è definito il “programma di crescita accelerata delle manze”. Tale tecnica sembra indicare tecniche particolari in grado di modificare la crescita degli animali. In realtà così non è ed una definizione più corretta sarebbe “programma per permettere alle manze di raggiungere il loro livello di crescita ottimale”.

Va inoltre distinto tra quello che è il tasso di aumento ponderale, rispetto al tasso di crescita dell’animale. Il primo viene ottenuto mediante la somministrazione di energia in eccesso, ma con una carenza di proteine metabolizzabili che determina un aumento di peso senza un parallelo aumento delle dimensioni dell’animale.

Al contrario il programma di crescita accelerata formula razioni ricche in proteine metabolizzabili ed una corretta quantità di energia promuovendo la crescita senza determinare il deposito di grasso. In questo modo l’animale raggiunge la pubertà in tempi più brevi, partorendo così prima, senza però sacrificare la struttura dell’animale.

Le manze da questo punto di vista devono essere fecondate in base alle dimensioni, non al peso. L’Autore consiglia di utilizzare l’altezza al garrese ( 130 cm) come soglia per individuare il tempo della prima inseminazione. Tale altezza è raggiunta nel 10% degli animali a 10 mesi di età, nel 20% a 11 mesi e per i restanti a 12 mesi di età, quando si applicano corretti programmi di crescita accelerata. Animali che non raggiungono tale peso entro 12 mesi devono essere considerati per una loro eventuale eliminazione.

Se da un lato è sbagliato fecondare gli animali troppo presto, altrettanto vale per il ritardo della fecondazione. In tal caso, infatti, gli animali tendono a rallentare il loro ritmo di crescita e quindi ad ingrassare. Molti animali che partoriscono oltrei 30 mesi risultano essere un pessimo investimento, ovvero non resistituiscono in latte quanto speso per crescerli.

Le dimensioni degli animali al parto possono essere un indicatore della buona riuscita del programma di crescita accelerata. Si ritiene infatti che le manze al parto deve avere un’altezza al garrese di 139-140 cm e 610-640 kg di peso.

Il tasso di crescita e la quota di rimonta condizionano il numero di animali necessari per mantenere una corretta rimonta interna. La tabella 1 indica tali numeri, tenendo conto anche del numero di soggetti persi nelle diverse fasi della crescita.

Il costo della rimonta rappresenta il 15-20% dei costi aziendali e un tasso di rimonta che ormai in molti allevamenti supera il 35% indicato chiaramente l’importanza di una corretta crescita delle manze in allevamento.

In sintesi i punti fondamentali per una corretta gestione del programma di rimonta sono:

  1. Le razioni devono essere formulate per massimizzare la crescita in dimensioni dell’animale, evitando che ingrassino

  2. Le razioni devono massimizzare la crescita della flora microbica ruminale

  3. Deve essere massimizzata l’assunzione di sostanza secca

  4. Monitorare peso ed altezza delle manze per verificare che la nutrizione sia adeguata .

Da Corbett Achieving maximum growth potential of replacement heifers – Hoard’s Dairyman lug 2010 – pag 98

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