top of page

Perché dobbiamo trattare le zoppie con un occhio di riguardo

Talvolta le pratiche adottate per migliorare il benessere animale mostrano i loro limiti proprio in quelle bovine che ne avrebbero maggiormente bisogno a causa delle difficoltà ad identificare prontamente le necessità di una vacca malata o ferita.

Le zoppie sono molto diffuse negli allevamenti da latte e rappresentano generalmente il sintomo di una condizione dolorosa non sempre di facile identificazione, in particolare nelle mandrie di grandi dimensioni. Alcuni studi hanno evidenziato che il personale di stalla non formato in materia tende ad identificare solo il 20 – 25% dei casi zoppia rispetto ad operatori che hanno seguito un apposito percorso formativo, inoltre, il problema viene maggiormente ignorato nei casi in cui allevatori e personale tendano a delegare tutti i problemi podali ad uno specialista esterno all’azienda.

Le bovine con problemi di zoppia faticano a stare al passo col gruppo; soffrono particolarmente gli spostamenti e tutte le situazioni in cui sono costrette a rimanere in stazione per troppo tempo (mungitura, tempi di attesa per il riposo o la nutrizione in stalle sovraffollate) per di più questi animali sono restii anche al decubito poiché temono le difficoltà e il dolore da affrontare alla ripresa della stazione quadrupedale.

Stabulazione delle bovine problematiche

Una volta che la vacca con zoppia è stata trattata dal podologo è importante non abbandonarla a se stessa e non inserirla subito nel gruppo come fosse guarita. La convalescenza rappresenta una delle fasi più critiche della guarigione di questi animali pertanto questi andrebbero tenuti in un’area quanto più vicina possibile alla sala di mungitura; stabulati su lettiere pulite e asciutte; mantenuti in un ambiente confortevole con cibo e acqua sempre a disposizione.

Gestione delle zoppie

Tutte le stalle dovrebbero prevedere un’area che permetta di contenere degli animali così da agevolare il lavoro dei podologi inoltre, a seconda delle necessità dell’azienda e delle dimensioni dell’allevamento, è opportuno considerare la possibilità di formare il personale interno nella cura del piede.

La cura del piede rappresenta un punto cardine per la prevenzione delle zoppie così come la pronta identificazione di queste forme morbose può ridurne sensibilmente l’impatto. Un ritardo, anche minimo, nel riconoscere una patologia podale può portare a conseguenze gravissime con rischio di danni irreversibili e riforma dell’animale colpito.

La gestione del piede è un compito tutt’altro che facile poiché richiede una giusta combinazione di formazione teorica ed esperienza sul campo; considerando l’elevato numero di animali che possono essere affetti da zoppia in una singola azienda affidarsi ad un professionista serio e preparato (sia esso esterno o interno all’allevamento) è di fondamentale importanza.

I sistemi di scoring (ad esempio il locomotion scoring) utilizzano un punteggio per valutare i problemi ai piedi e agli arti e rappresentano un utile strumento per il monitoraggio dello stato e dell’andamento delle zoppie all’interno della stalla.

L’importanza dell’anestesia

Le zoppie sono espressione di stati dolorosi che interessano aree anatomiche riccamente innervate. Queste forme patologiche rappresentano uno dei principali problemi legati al benessere animale e gli animali affetti andrebbero sempre sottoposti ad anestesia locale. Il personale specializzato dovrebbe conoscere i protocolli per la terapia del dolore adatti alle diverse situazioni ed essere in grado di identificare prontamente gli animali irrecuperabili così da evitare loro inutili sofferenze.

Conclusioni

Finché esisterà l’allevamento bovino esisteranno anche le zoppie, pertanto, l’obiettivo che ci si deve porre è quello di minimizzare quanto più possibile il loro impatto sia con un’efficace prevenzione sia con una corretta gestione degli animali sofferenti; riassumendo:

  1. Identificare prontamente gli animali con problemi agli arti o ai piedi (idealmente entro 1 – 2 giorni)

  2. Disporre di strutture e attrezzature adeguate per il contenimento e la terapia

  3. Affidarsi sempre a personale preparato

  4. Gestire correttamente il taglio degli unghioni (tempi, modi, ecc.)

  5. Dare la precedenza alle bovine con zoppia per tutte le procedure legate alla cura del piede

  6. Registrare i casi di zoppia e conservare ordinatamente i dati raccolti

  7. Tenere sempre presente quanto siano dolorose per le bovine queste condizioni

  8. Impiegare correttamente l’anestesia locale e gli antidolorifici, quando necessari, sotto la guida del veterinario di fiducia

  9. Prevedere delle aree adatte a stabulare le bovine durante la convalescenza

Fonte: Jan Shearer – So many good reasons to manage lame cows – Hoard’s Dairyman (Ago. 2012)

0 visualizzazioni

Post correlati

bottom of page