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Posta fissa e benessere delle bovine da latte

Gli allevamenti di bovine da latte caratterizzati da stabulazione a posta fissa rappresentano tutt’oggi una realtà largamente diffusa sia in Europa, soprattutto nei paesi con ampi territori di montagna, che negli Stati Uniti.

Come qualsiasi altro tipo di stabulazione, se progettata e gestita correttamente, la posta fissa può essere una scelta vantaggiosa sia dal punto di vista produttivo sia da quello economico a causa del costo di realizzazione relativamente basso rispetto ad altri tipi di stabulazione.

Questo tipo di stabulazione permette di monitorare facilmente ed efficacemente ogni singolo animale e rende agevoli gli interventi da parte del veterinario e dell’allevatore.

Come tutti i tipi di stabulazione, però, la posta fissa presenta anche degli svantaggi. In particolare, la mungitura può essere molto laboriosa e scomoda. Infatti, la posta fissa obbliga il mungitore a compiere alcuni movimenti non fisiologici come la continua flessione sulle ginocchia e la flessione del collo, causando, a lungo termine problemi fisici non trascurabili.

Per quanto riguarda il benessere delle bovine, la progettazione non corretta delle poste può causare zoppie, lesioni al garretto, lesioni al collo e ridotta la pulizia degli animali.

Inoltre, alcuni esperti hanno espresso pareri negativi su questo tipo di stabulazione a causa della mancanza d’esercizio fisico e d’interazione tra gli animali.

Nel valutare la struttura delle stalle con posta fissa, è importante considerare la ventilazione, essa deve ottimizzare il flusso d’aria al fine di ridurre al minimo lo stress da caldo. Molte strutture di fabbricazione non recente sono caratterizzate, infatti, da soffitti bassi, che causano il ristagno dell’aria. Questo fenomeno può essere molto negativo, soprattutto nei mesi estivi, quando la riduzione del calore è di fondamentale importanza.

L’installazione di ventilatori può contribuire in modo importante a far circolare l’aria nella stalla. I sistemi di raffrescamento basati sulla nebulizzazione di acqua non sono utilizzati nelle stalle a posta fissa per evitare l’accumulo di acqua sulla posta che renderebbe troppo umida la lettiera. Come per la costruzione di qualsiasi stalla, l’orientamento è un fattore importante. La struttura dovrebbe essere costruita con un orientamento est-ovest per ridurre al minimo l’esposizione solare.

Nella progettazione di una stalla a posta fissa, può essere utile prendere in considerazione la ventilazione “a tunnel”. Questo sistema consiste nel posizionare su una parete dei ventilatori che funzionano in aspirazione e lasciare aperta la parete sul lato opposto. Ciò favorisce sia il ricambio dell’aria sia la sua circolazione proteggendo, nello stesso tempo, le bovine dalla luce solare diretta.

Un’ampia varietà di materiali può essere utilizzata per realizzare il fondo delle poste, il cemento, ovviamente, è meno confortevole rispetto ai materassi di gomma o ai materassi ripieni di acqua. Da sole, però, queste superfici non sono sufficienti a garantire un livello di comfort adeguato per le bovine e devono essere ricoperte da una lettiera che può essere costituita da sabbia, segatura o paglia. In linea di massima ciascuna lettiera può essere vantaggiosa se utilizzata correttamente, così come può creare dei problemi se non gestita correttamente.

Il comportamento, la produzione e la salute delle bovine sono indici molto importanti che devono essere utilizzati dall’allevatore e dal veterinario per valutare il livello di comfort della lettiera presente sulle poste.

La superficie della mangiatoia dovrebbe essere dieci centimetri più alta rispetto al pavimento della posta. Questo fa in modo che la bovina, mentre si alimenta, mantenga una posizione naturale con la testa verso il basso senza, però, invogliarla a mangiare in ginocchio.

Diversi studi hanno messo in relazione alcuni aspetti della progettazione delle poste con l’incidenza delle zoppie negli allevamenti. I ricercatori hanno scoperto che, se la superficie della mangiatoia è troppo bassa rispetto al piano della posta, la bovina scaricherà maggiormente il suo peso sugli arti anteriori.

Ciò causerà un aumento dell’incidenza di ulcere soleari e quindi delle zoppie.

La superficie della mangiatoia, inoltre, deve essere liscia per promuovere l’assunzione di cibo.

Ogni bovina dovrebbe avere a disposizione un abbeveratoio che dovrà essere collocato al di fuori della posta, sopra la mangiatoia, per impedire all’acqua di bagnare la lettiera.

Gli abbeveratoi dovrebbero avere una profondità tale da consentire alle bovine di immergere completamente il musello nell’acqua e un’apertura di almeno settanta centimetri per consentire agli animali di bere comodamente. La posizione degli abbeveratoi dev’essere tale da non limitare il movimento della testa e la loro sistemazione dovrebbe essere sufficientemente alta da consentire una pratica ed efficace pulizia della mangiatoia.

Un cordolo deve essere installato al fine di separare la mangiatoia dal piano della posta. Esso avrà la funzione di impedire alla lettiera di contaminare l’alimento e viceversa. Il cordolo, inoltre, impedirà alle bovine di estendere le zampe anteriori durante il decubito. L’altezza di tale cordolo dovrebbe essere compresa tra venti e venticinque centimetri, secondo il tipo di lettiera utilizzata. Il bordo della mangiatoia, in ogni caso, dovrebbe essere arrotondato per evitare lesioni agli arti.

Il canale per la raccolta delle deiezioni, situato nella parte posteriore della posta, deve essere sufficientemente ampio, ma la sua larghezza non deve superare il passo della bovina. Gli animali, infatti, devono essere in grado di oltrepassare facilmente il canale quando sono spostati o lasciano la stalla. La pulizia dei canali può avvenire manualmente oppure con un sistema di raschiatori. E ‘importante prestare attenzione al tipo di lettiera utilizzata per fare in modo i canali non s’intasino.

Affinché questi canali siano utili, è necessario che le bovine gli utilizzino correttamente. Per fare in modo che le bovine defechino nel canale, possono essere utilizzati degli educatori elettrici. Essi devono essere collocati cinque centimetri sopra il dorso degli animali per circa due giorni. In seguito, possono essere alzati fino a dieci centimetri. L’educatore fa in modo che l’animale non inarchi eccessivamente il dorso durante la minzione e la defecazione impedendo, così, che le deiezioni si accumulino sulla lettiera.

Gli educatori elettrici possono interferire con l’individuazione dei calori mediante l’osservazione del comportamento di monta. Per tale motivo, se l’allevatore sa che una bovina potrebbe andare in calore, deve disattivare l’educatore. Diversi studi hanno dimostrato che non è necessario tenere l’educatore sempre in funzione, poiché dopo un breve periodo, gli animali si abituano ad assumere una posizione corretta durante la defecazione.

In conclusione possiamo affermare che la progettazione e la gestione delle poste fisse devono avvenire con attenzione e precisione. Inoltre, consentire alle bovine di svolgere dell’esercizio fisico almeno durante una parte della giornata, può migliorare il loro benessere e rendere migliore la percezione di questo sistema di allevamento da parte degli esperti e dell’opinione pubblica.

Fonte: Cow comfort matters in tie stalls, too. Emily Morabito and Jeffrey Bewley. HOARD’S DAIRYMAN. February 25, 2015.

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