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Effetti del clima su produzione e qualità del latte [seconda parte]

Per quanto riguarda gli effetti dello stress termico sulla produzione di latte a livello di singolo animale, in tutti e quattro le tipologie di allevamenti, essa tende a diminuire quando il THI supera il valore di sessanta e il calo produttivo e maggiormente marcato quando il valore di THI supera sessantacinque. Gli allevamenti con accesso al pascolo erano caratterizzati da una produzione media inferiore rispetto agli allevamenti senza accesso al pascolo.

Considerando la fase di lattazione, il maggior calo della produzione, associato a valori medi di THI superiori a sessanta è stato evidenziato alla fine della lattazione (201-305 DIM).

Il contenuto di grasso è stato lievemente maggiore negli allevamenti caldi senza accesso al pascolo quando il THI era compreso tra sessanta e sessantacinque se paragonato al contenuto di grasso del latte prodotto dagli stessi allevamenti a un THI maggiore di sessantacinque. Tuttavia non sono state evidenziate differenze statisticamente significative tra le quattro diverse tipologie di stabulazione.

Allo stesso modo, il contenuto proteico tendeva a essere minore quando il THI era maggiore di sessantacinque e maggiore quando il THI era compreso tra sessanta a sessantacinque. Per quanto riguarda il contenuto di cellule somatiche, valori maggiori sono stati registrati negli allevamenti con THI medio superiore a sessantacinque rispetto agli allevamenti con THI medio compreso tra sessanta e sessantacinque. Tali differenze sono state evidenziate negli allevamenti senza accesso al pascolo, mentre nessuna differenza è stata trovata negli allevamenti con accesso al pascolo.

Facendo riferimento ai risultati ottenuti dalle analisi condotte su latte di massa la percentuale di grasso nei campioni è stata influenzata negativamente dall’aumento del THI in tutte e quattro le tipologie di allevamento e il calo è stato più pronunciato negli allevamenti più caldi rispetto a quelli con temperature inferiori. In modo del tutto simile, il contenuto proteico diminuiva con l’aumentare del THI. Come osservato per la percentuale di grasso, le maggiori diminuzioni si sono verificate negli allevamenti più caldi. Per quanto riguarda la conta cellulare essa è risultata essere in aumento all’aumentare del THI a prescindere dal tipo di allevamento. L’aumento più significativo, tuttavia, si è verificato negli allevamenti più caldi e senza accesso al pascolo.

I risultati di questo lavoro sono in accordo con quelli di precedenti studi, poiché i sistemi di stabulazione più freddi sono stati caratterizzati da valori di THI inferiori, in particolare durante i mesi invernali. In allevamenti con accesso al pascolo, dove gli animali non sono nella stalla durante il giorno e, quindi, non rilasciano calore corporeo all’interno della struttura, i livelli di stress termico dovrebbero essere inferiori, soprattutto nei mesi estivi. Tuttavia, queste differenze tra allevamenti con e senza accesso al pascolo non potevano essere confermate nel presente studio. Questo perché, in caso di stress da calore, le bovine stabulate in allevamenti con libero accesso al pascolo hanno avuto la possibilità di scegliere liberamente se stare nella stalla o se uscire al pascolo e, quindi, potrebbero aver affrontato l’esposizione allo stress da calore in modo meno problematico rispetto alle bovine che non avevano libero accesso al pascolo.

Per quanto riguarda gli effetti dello stress da caldo sulla produzione di latte, è stato ampiamente dimostrato in studi precedenti, che le condizioni climatiche durante i tre giorni precedenti la misurazione della produzione sono altamente correlate sia con la produzione di latte sia con la sua composizione rispetto alle condizioni medie di altri periodi precedenti il campionamento.

Un precedente studio, svolto in una regione con clima mediterraneo, ha riportato una diminuzione della produzione di latte del 21% quando il THI è compreso tra sessantotto a settantotto. Per valori di THI maggiori di sessantanove, è stata determinata una riduzione di 0,41 kg di latte/giorno/bovina per ogni rialzo unitario di THI.

La diminuzione della produzione di latte può essere spiegata principalmente dalla riduzione dell’ingestione di sostanza secca e dalla minore efficienza di conversione dell’alimento ingerito.

Il contenuto di cellule somatiche nel latte è l’indicatore più importante di sanità della mammella ed è influenzato principalmente dalla prevalenza e dall’incidenza di mastite subclinica e clinica nella mandria. I risultati di questo studio hanno dimostrato che in tutti i sistemi di stabulazione, valori crescenti THI sono stati associati ad aumento della conta cellulare.

In conclusione, i dati riportati in questo studio dimostrano che le bovine da latte sono esposte a stress da calore anche in zone a clima temperato e non solo durante i mesi estivi. Tale stress termico provoca una riduzione della produzione di latte e il latte prodotto è meno ricco di grassi e proteine. Inoltre esso presenta un maggiore contenuto di cellule somatiche.

Sulla base dei risultati ottenuti possiamo affermare che non esistono differenze significative, per quanto riguarda la tipologia di stabulazione adottata, sugli effetti negativi dello stress da caldo.

Fonte: Climatic effects on milk production traits and somatic cell score in lactating Holstein-Friesian cows in different housing systems. C. Lambertz, C. Sanker, and M. Gauly. Journal of Dairy Science Vol. 97 No. 1, 2014.

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