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Nuove tecnologie per la preparazione del separato

I recenti progressi nello sfruttamento della digestione anaerobica e le nuove tecnologie ideate per la separazione della frazione solida da quella liquida hanno aperto delle prospettive interessanti per lo sfruttamento del separato come materiale da lettiera; tale materiale tradizionalmente è sconsigliato a causa degli elevati rischi sanitari indotti dall’impiego di una lettiera di origine fecale.

L’idea di riciclare la fibra presente nelle deiezioni bovine presenta delle attrattive sia dal punto di vista economico sia da quello ambientale (spargimento dei liquami e inquinamento delle falde acquifere). Ad esempio, in California il separato viene comunemente usato da anni anche grazie ad un clima particolarmente secco, tuttavia, come si comporta questo materiale in aree caratterizzate da una maggiore umidità? Uno studio dell’università del Minnesota svolto su 38 aziende situate nel Midwest americano (Winsconsin, Minnesota, Iowa e South Dakota) ha indagato sulle conseguenze dell’adozione del separato come materiale da lettiera.

Gli allevamenti inclusi nello studio erano così strutturati:

  1. 19 aziende con impianti per la digestione anaerobica (dimensione media 1.755 bovine);

  2. 6 aziende che acquistano e utilizzano entro 3 settimane separato ottenuto sfruttando la digestione anaerobica (dimensione media 542 bovine);

  3. 9 aziende che impiegano separato da liquame non sottoposto a digestione anaerobica e non trattato dopo la separazione (dimensione media 1.025 bovine);

  4. 4 aziende con separato da liquame senza digestione anaerobica ma sottoposto trattamento meccanico-biologico per 18 – 24 ore a 65 – 66° C (dimensione media 1.105 bovine).

La conta batterica del separato prima dell’uso si è attestata mediamente attorno a 4,2 milioni di UFC per ml; successivamente all’impiego di questo separato come lettiera tale media ha raggiunto i 13,3 milioni di UFC/ml. Non tutte le tipologie di separato hanno presentato cariche batteriche analoghe, infatti, i ricercatori hanno riscontrato una quantità di microrganismi maggiore nel materiale da lettiera proveniente da deiezioni non sottoposte a digestione anaerobia o a trattamento meccanico-biologico; in particolare le conte sono risultate maggiori per bacilli, streptococchi e prima dell’uso anche per i coliformi (dopo l’uso il quantitativo di coliformi è risultato mediamente 145.000 UFC/ml per tutte le tipologie).

Separato e problemi articolari

Un’altra rilevante differenza tra le aziende che hanno preso parte allo studio è stata quella relativa all’impiego del separato, poiché, il 55% degli allevamenti ha adottato il separato come materiale unico di lettiera mentre il restate 45% lo ha utilizzato per formare uno strato al di sopra di materassi.

Le stalle con la soluzione materasso + separato hanno manifestato una più elevata prevalenza di zoppie (19,8% di bovine con locomotion score ≥ 3) rispetto a quelle con il solo separato (14,4%) e di zoppie gravi (5,9% di bovine con locomotion score ≥ 4 rispetto al 3,6%). I ricercatori hanno riscontrato tuttavia prevalenze di zoppia simili anche nelle aziende del Midwest che impiegano la sabbia. Per quanto riguarda le lesioni al garretto gli allevamenti col solo separato hanno mostrato condizioni migliori sia dal punto di vista generale (hock lesion score ≥ 2; 49,4% contro 67,3%) sia da quello delle lesioni gravi (hock lesion score = 3; 6,4% contro 13,2%).

In fine, l’utilizzo del separato, indipendentemente dalle scelte gestionali, ha determinato un aumento della scivolosità delle pavimentazioni, infatti, nelle aziende incluse nello studio le lesioni agli arti sono risultate causa del 15% delle riforme, il doppio rispetto a stalle ubicate nella stessa regione che adottano la sabbia come materiale da lettiera.

Qualità del latte e sanità della mammella

Lo studio ha riscontrato dei risultati sorprendenti dal punto di vista della qualità del latte, infatti, nelle aziende incluse nell’indagine la media annuale della SCC del latte di massa è risultata 275.000 cell./ml (range 121.000 – 688.000) in linea con la media della regione (290.000); il 18% di tali allevamenti ha riscontrato una SCC inferiore a 200.000 e solo il 9% superiore a 400.000. Di notevole rilevanza anche le buone condizioni di pulizia delle bovine poiché negli allevamenti del percentile migliore (SCC media 186.000) l’hygiene score medio degli animali è risultato 2,38 (scala da 1 a 5) mentre in quelli del percentile peggiore (SCC media 430.000) è stato 2,62.

Dal punto di vista delle mastiti cliniche invece le condizioni delle aziende sono risultate decisamente peggiori, con una media di casi doppia rispetto a quanto comunemente riscontrato negli allevamenti della regione che utilizzano altri materiali da lettiera.

Conclusioni

L’utilizzo di trattamenti della frazione solida per abbattere la carica batterica ha permesso di ottener del buon materiale di lettiera relativamente al comfort delle bovine laddove questo sia stato utilizzato come materiale unico e in abbondanza.

Le principali problematiche relative all’impiego di questo separato sono state identificate nell’incremento di scivolosità dei pavimenti delle corsie e nell’elevato tasso di mastiti cliniche; pratiche efficaci e rigorose per la prevenzione della mastite, di fondamentale importanza in tutte le tipologie di azienda, assumono se possibile connotazioni ancor più vitali qualora si decida di adottare il separato.

Fonte: Marcia I. Endres e Adam W. Husfeldt – Solids offer sand alternative – Hoard’s Dairyman (Giu. 2013)

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